Aiuti per il sostegno agli investimenti – REGIONE MOLISE

Il bando “Aiuti per il sostegno agli investimenti in impianti e macchinari delle MPMI” promosso dalla Regione Molise si pone l’obiettivo di rafforzare la crescita sostenibile, la competitività e la ripresa produttiva delle MPMI localizzate sul territorio della Regione Molise, duramente provate dagli effetti e dalle conseguenze della situazione emergenziale generata dalla pandemia di Covid-19. Il tessuto socio economico molisano, infatti, non è ancora riuscito a recuperare il livello pre-covid sia in termini di investimenti, sia di valore aggiunto e occupazione. L’intervento è attuato nel rispetto della normativa europea, nazionale e regionale di riferimento, in coerenza con le finalità delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione della Regione Molise.

I BENEFICIARI

Possono beneficiare degli aiuti per il sostegno agli investimenti le micro, piccole e medie imprese (MPMI), ed i professionisti che: 

  • risultino regolarmente costituite ed iscritte al Registro delle imprese della competente CCIAA. Le imprese non soggette ad iscrizione (professionisti iscritti ad albi ovvero lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS, ecc.), dovranno risultare formalmente titolari di Partita I.V.A.; 
  • dispongano di almeno un’unità operativa (ovvero di un’unità locale) oggetto dell’intervento agevolativo nel territorio della regione Molise;
  • per l’unità operativa e/o l’unità locale sia stato dichiarato l’avvio delle attività, così come desumibile dal Registro delle Imprese. In caso di imprese non soggette ad iscrizione l’inizio attività deve desumersi dal certificato di attribuzione della Partita I.V.A.; 
  • siano in possesso, per l’unità operativa e/o l’unità locale di cui al punto c) che precede, di un Codice Ateco prevalente o primario rientrante esclusivamente tra quelli ammissibili, individuabile all’allegato 2 presente alla seguente pagina (https://www.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/20651).   Il codice Ateco cui si farà riferimento sarà esclusivamente quello risultante come prevalente o primario;
  • si impegnino a mantenere o aumentare il livello occupazionale dell’impresa calcolato in termini di U.L.A. con riferimento ai 12 mesi precedenti la data di approvazione della scheda Avviso (05/07/2024). 

Non sono ammissibili alle agevolazioni le imprese appartenenti al settore turistico che svolgano attività ricettive di qualsiasi tipologia (sia alberghiera che extra alberghiera).

Non sono ammissibili alle agevolazioni le imprese operanti nei settori esclusi dal Regolamento (UE) 2831/2023 del 13 dicembre 2023 cosiddetto “De Minimis”. 

LE SPESE AMMISSIBILI

I programmi d’investimento ammissibili, in relazione agli aiuti per il sostegno agli investimenti, sono volti a rafforzare la crescita sostenibile, la competitività e la ripresa produttiva delle MPMI localizzate sul territorio della regione Molise e sono finalizzati, a: 

  1. ampliamento della capacità produttiva esistente; e/o
  2. innovazioni di prodotto, e/o di processo e/o organizzative, che accrescano la competitività dell’impresa e che comportino una transizione digitale o ecologica dei processi produttivi e dei servizi erogati. 

Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento funzionali all’attività d’impresa, avviati a partire dalla data di presentazione della candidatura a valere sul bando. Per avvio dell’investimento si intende la data del primo titolo di spesa ammissibile al programma. 

Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento aventi un importo complessivo minimo di spesa richiesta pari ad almeno € 10.000,00. 

Non è previsto un limite massimo. Tutte le spese devono essere riferite esclusivamente all’unità operativa/locale oggetto dell’istanza. 

Sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti categorie di spesa considerate come costi direttamente imputabili al programma di investimenti: 

  1. attrezzature, macchinari, impianti di processo, purché strettamente correlati al ciclo produttivo, ivi incluse le spese per eventuali adeguamenti strutturali necessari all’installazione di impianti e macchinari e le spese di trasporto e di eventuale montaggio;
  2. programmi informatici, hardware e software, purché strettamente correlati al ciclo produttivo;
  3. mezzi di trasporto, nel limite massimo di euro 30.000,00, purché si tratti di mezzi furgonati aventi al massimo 3 posti e, comunque, strettamente necessario al ciclo produttivo e all’attività imprenditoriale; 
  4. servizi di consulenza funzionali al conseguimento delle certificazioni di cui al seguente elenco:  ISO 9001; ISO 14001; ISO 50001; EMAS; ISO 45001; ESG.

In aggiunta al programma di investimento come sopra definito, sono altresì ammissibili alle agevolazioni i costi indiretti nella misura del 7% dei costi diretti, di cui ai precedenti punti.

LE SPESE NON AMMISSIBILI

In relazione alle diverse tipologie di spesa, non sono in nessun caso considerate ammissibili le seguenti spese:

  • imposte e tasse;
  • l’I.V.A. salvo il caso in cui la stessa, realmente e definitivamente sostenuta dall’impresa beneficiaria, sia non recuperabile ai sensi della vigente legislazione I.V.A;
  • ammende, multe e penali; d) spese notarili;
  • spese per acquisto di immobili e terreni;
  • spese di ristrutturazione ad esclusione di quelle di adeguamento legate all’installazione degli impianti e macchinari richiesti alle agevolazioni;
  • commesse interne di lavorazione, anche se capitalizzate;
  • spese relative a servizi o beni acquistati da privati ovvero da fornitori che hanno relazioni con l’acquirente. Rientrano in tale ultima fattispecie i fornitori nella cui compagine sociale o tra i cui titolari di cariche siano presenti soggetti proponenti o loro prossimi congiunti [per prossimi congiunti si intendono gli ascendenti e i discendenti entro il secondo grado (genitori-figli; nonni-nipoti), il coniuge, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado (suoceri e cognati), gli zii e i nipoti (artt. 74-78 del Codice Civile)];
  • spese relative alla realizzazione di impianti fotovoltaici, impianti solari termici o similari;
  • spese relative a scorte di materie prime e ausiliarie;
  • macchinari, impianti e attrezzature non venduti direttamente dal produttore o dal suo rappresentante o rivenditore;
  • spese relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria o con la formula del contratto “chiavi in mano”;
  • eventuali costi dell’Ente di certificazione riferiti alle spese per la verifica ed i controlli periodici;
  • spese di manutenzione ordinaria;
  • spese di viaggio;
  • spese relative all’attività di rappresentanza;
  • interessi passivi;
  • pagamenti effettuati mediante modalità diverse da quelle consentite dalle disposizioni di cui al presente Avviso;
  • spese per smartphone ed altri beni che, per loro natura, si prestano ad un uso ordinario al di fuori dell’attività economica nel cui ambito deve essere realizzato il progetto agevolato;
  • costi di personale;
  • tutte le spese relative a costi diretti ammissibili che non risulteranno capitalizzate dall’impresa beneficiaria al momento delle verifiche di cui ai successivi artt. 11 e 15;
  • spese non espressamente identificate come ammissibili ai sensi del presente articolo

LE AGEVOLAZIONI

Gli aiuti di cui al presente Avviso sono concessi nella forma di agevolazioni in conto capitale per la realizzazione degli interventi di cui al precedente art. 5 in conformità a quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 2023/2831 della Commissione del 13 dicembre 2023 relativo all’applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti (cosiddetto “de Minimis”). 

Le agevolazioni sono concesse fino a concorrenza delle risorse disponibili, nella forma del contributo a fondo perduto pari al 60% dell’importo complessivo della spesa ritenuta ammissibile. 

Ad ogni modo, il contributo massimo erogabile non potrà mai essere superiore ad € 60.000,00 per ogni singola impresa.

L’erogazione del contributo avviene in due fasi:

  1. RICHIESTA DI ANTICIPO (FACOLTATIVA): la richiesta di anticipo è facoltativa ed è svincolata dall’avanzamento del programma di investimento. Essa può essere presentata dall’impresa beneficiaria entro e non oltre il termine tassativo di 30 giorni dalla data di concessione delle agevolazioni. L’anticipo può essere richiesto nella misura massima del 50% del contributo concesso e deve essere utilizzato esclusivamente per le spese riferite alla realizzazione del programma di investimento. Per l’erogazione dell’anticipo è necessaria la presentazione di idonea polizza fideiussoria, bancaria o assicurativa, a favore della Regione, di importo pari all’anticipo richiesto, irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta;
  2. RICHIESTA DI SALDO (OBBLIGATORIA): il programma di investimento dovrà concludersi, pena la revoca totale delle agevolazioni, entro 18 mesi dalla data di concessione dell’aiuto . La richiesta di saldo deve essere inviata via PEC alla Regione e deve essere predisposta sulla base della modulistica messa a disposizione.

LE SCADENZE

Le domande per accedere agli aiuti per il sostegno agli investimenti devono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del giorno 20/08/2024 e non oltre le ore 12:00 del giorno 20/09/2024.

Vuoi saperne di più? Contattaci su info@digitalfinancing.it

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